Two stone busts and a cylindrical object with Latin inscription, displayed on pedestals with captions

Antiquarium di Casale San Fulgenzio – Otricoli

Per approfondire la ricchezza dell’Area Archeologica di Ocriculum, importante città romana sorta sulle sponde del Fiume Tevere vicino Terni, una tappa imperdibile è l’Antiquarium di Casale San Fulgenzio, situato lungo il sentiero che collega la città romana al Porto dell’Olio. 

L’edificio sorge sopra un’antica cisterna romana ancora visibile al piano terra: un ambiente imponente (29x4,3 m, alto 4,25 m) con volta a botte e pareti in opus reticulatum rivestite di malta.

La struttura, che deve il nome alla vicina chiesa paleocristiana di San Fulgenzio, ospita su due livelli reperti provenienti dal territorio di Otricoli, molti dei quali rinvenuti a partire dal Novecento.

Al piano terra sono esposti i materiali pre-romani, tra cui preziosi corredi funerari (VII-VI sec. a.C.) provenienti dalle necropoli locali, che raccontano le origini più antiche del territorio, ma la parte più significativa della collezione è quella custodita al piano superiore, con numerosi materiali provenienti dall’area archeologica. 

L’eco dell’antica Ocriculum, tra manufatti quotidiani e pesi “ingannevoli”

Piano superiore si concentra, invece, sulla Ocriculum romana, con reperti che ne illustrano la vita quotidiana, l’artigianato e i commerci:

  • Ceramiche da mensa, tra cui vasellame in vernice nera e terra sigillata italica (dal caratteristico rosso brillante), simili a quelli prodotti nelle celebri officine di Scoppieto;
  • Laterizi, (tegole e mattoni), alcuni con il bollo del produttore, traccia delle attività manifatturiere del periodo;
  • Elementi architettonici in pietra e ceramici, tra cui sculture e terrecotte architettoniche provenienti dagli edifici della città;
  • Ritratti maschili in travertino e marmo di epoca tardo-repubblicana, alcuni provengono da monumenti funerari lungo la via Flaminia;
  • Pondus lignarium: questo peso in pietra, proveniente dal Porto dell’Olio, reca inciso il valore di 150 libbre (circa 50 kg). Curiosamente, però, il peso effettivo non corrisponde al valore dichiarato: un mistero che potrebbe nascondere un errore di fabbricazione … o forse un tentativo di frode risalente all’epoca romana!

Per maggiori informazioni, consultare il sito web del Parco Archeologico di Ocriculum.

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