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Chiesa di San Nicola- Poggio di Otricoli

Nel cuore di Castel di Poggio sorge questa chiesa dalla facciata sobria, risalente alla fine del Quattrocento o agli inizi del Cinquecento. E' animata da un portale in pietra con arco a tutto sesto, sormontato dal monogramma cristologico di San Bernardino. Più in alto, un bassorilievo raffigura San Nicola, mentre una finestrella goticheggiante si staglia in asse col portale. Completa l’insieme un campanile a vela a due arcate.

All’interno l’aula rettangolare, coperta da volte a crociera, è affiancata da una cappella laterale, unico resto dell’originario impianto tardo-medievale. Lo spazio è diviso in due campate voltate. Antichi inventari attestano la presenza di quindici reliquiari, tra cui quello contentenente reliquie  di San Nicola. Se gran parte delle opere è andata dispersa (se ne ha traccia in una pubblicazione novecentesca), i restauri hanno riportato alla luce frammenti di affreschi quattrocenteschi e ripristinato nicchie, un tempo chiuse per far posto ad altari barocchi. In una di esse, un tempo campeggiava Sant’Antonio Abate, protettore degli animali; oggi ne resta solo il maialino cinto, presenza  tipica dell'iconografia del Santo che era molto venerato in quell'area a vocazione agricola. 

Il diavolo e l'acqua santa

Presso l'ingresso si trovano due significative opere cinquecentesche: una fonte battesimale e un'acquasantiera. Quest'ultima, decorata all'interno del catino con due pesci e un serpente scolpiti nella pietra, rappresenta in forma simbolica la lotta eterna tra i fedeli (i pesci) e le insidie del male (il serpente demoniaco).

Questo dualismo simbolico: la serpe, emblema del male, si contrappone al pesce, antico simbolo cristologico, trasforma il semplice atto della croce, in una potente allegoria della redenzione.

 

 

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