Basilica di San Benedetto a Norcia, con la sua facciata gotica e il rosone, incorniciata da montagne innevate sotto un cielo limpido.

Norcia

Nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini

Nursia: città antichissima, e il suo importante contributo alle radici dell’Europa cristiana

Nel cuore del Parco nazionale dei monti SIbillini, antico centro fondato dai Sabini, la città prende il nome da Northia, divinità etrusca del destino e della fortuna.

L’abitato sabino sorgeva in un luogo più elevato dell’attuale, in località Capo la terra. Attorno al 300 a. C. fu conquistata dai Romani e divenne municipio (268 a. C.): la sua importanza era legata alla  posizione strategica, alla bontà dei prodotti della campagna e all’aver dato i natali a illustri cittadini romani.

Nel III secolo d. C. il territorio nursino fu cristianizzato da Feliciano, vescovo di Foligno, e già dal IV secolo divenne sede vescovile. Attorno al 480 nacquero in questo centro montano i santi fratelli Benedetto e Scolastica. Benedetto fondò nel 529 il primo ordine monastico dell’occidente,  che sotto il motto di ‘ora et labora’ (prega e lavora),  si diffuse rapidamente in tutta Europa, costituendo un vero e proprio strumento di unificazione tra aree territoriali differenti e lontanissime tra loro, attraverso la preghiera liturgica, gli ordinamenti, la cultura (scriptorium e biblioteche tramandarono e diffusero il patrimonio dei saperi greci e romani), la coltivazione dei campi e i dissodamento di ampi territori incolti.

Libero Comune nel XIII secolo, nel 1300 ampliò il suo territorio e la sua importanza nell’area di riferimento; a quest’epoca risale la costruzione della poderosa cinta muraria, ancora in piedi nonostante i ripetuti e gravi terremoti. Nel Quattrocento, infine, passò definitivamente alla Chiesa, sotto la Legazione Pontificia di Perugia. I nursini furono sovente riottosi al dominio pontificio, tanto che nel XVI secolo si rese necessaria l’edificazione della Castellina, residenza fortificata del legato pontificio, ad opera del Vignola.

Nel 1569, Norcia divenne sede della Prefettura della Montagna, da cui dipendevano gli altri comuni dell’area. Da quel momento in poi, la cittadina fu investita da una grande fioritura artistica: nel Seicento si arricchì di chiese e monumenti, era sede di un teatro e di un’accademia letteraria. Molti antichi monumenti e costruzioni sono purtroppo andati perduti a causa dei numerosi e ripetuti terremoti, tra i quali particolarmente devastanti furono quello del 1703 e del 1859.

Entrata a far parte del Regno d’Italia in seguito al plebiscito del 1860, Norcia si arricchì di numerose opere pubbliche, quali porta Romana e il monumento a S. Benedetto.

La norcineria e la Scuola chirurgica di Preci

In età alto-medievale, Nursia venne saccheggiata da Goti e Longobardi, e in parte abbandonata dalla popolazione. La ripresa fu lenta ma costante. Fu verosimilmente in questo periodo, precedente al lento disboscamento della montagna, che i Nursini sfruttando l’utilizzo della ghianda, cominciarono a specializzarsi nell’allevamento e nella lavorazione delle carni suine nella quale sono così famosi, al punto da dare alla pratica il nome “Norcineria”.

Proprio questa attività, unitamente ai frequenti rapporti con la comunità benedettina della vicina Preci, in collegamento con la scuola salernitana di medicina e anatomia, diede luogo al fenomeno della ‘Scuola chirurgica’ a Preci, di cui alcune famiglie si tramandarono i segreti per generazioni.

Una visita all’antica Nursia, tra i suoi rioni, le “guaite”

Articolata in rioni, detti guaite, con un tessuto urbanistico di impronta sette-ottocentesca, Norcia vanta un ampio patrimonio storico-artistico che la inserisce tra le più importanti città d'arte dell'Umbria.

Sulla piazza principale si affacciano i più importanti e antichi edifici storici della città, intorno alla statua dedicata a San Benedetto, opera dello scultore messinese Giuseppe Prinzi, realizzata in occasione dei 1400 anni dalla nascita del patrono d’Europa. A far da cornice alla piazza numerosi edifici: la Castellina, monumentale rocca costruita nel 1554 su disegno del Vignola, oggi sede del Museo Civico e Diocesano; il palazzo Comunale, con doppio loggiato; la Basilica di San Benedetto, eretta su vestigia romane del I secolo, con una facciata gotica del XIV secolo, nella cui cripta sono conservati i resti di un antico edificio romano identificato dalla tradizione con la casa paterna dei Santi gemelli Benedetto e Scolastica. Vi si trovano inoltre il portico delle Misure, costruito intorno alla metà del Cinquecento come mercato al coperto dei cereali, in posizione leggermente defilata rispetto alla piazza, e la Concattedrale di Santa Maria Argentea, del XVI secolo, con un altare barocco dell’artista francese Francois Duquesnoy, del 1640 circa.

Da vedere inoltre il complesso di San Francesco, del secolo XIV, oggi sede dell'Auditorium, della Biblioteca comunale e dell'Archivio storico, il palazzo dei Cavalieri di Malta, attuale sede del Museo dell'Arte Contadina, e la chiesa di Sant'Agostino, edificata nel XIV secolo.
Molto interessanti il Tempietto, l'edificio storico più originale e meglio conservato di Norcia, opera del 1354 del nursino Vanni della Tuccia, la chiesa di San Giovanni, una delle più antiche, che conserva un bel soffitto ligneo e l'altare rinascimentale del 1649, l'oratorio di Sant'Agostinuccio, con un elegante soffitto ligneo e un prezioso altare barocco, la chiesa della Madonna Addolorata, con la miracolosa immagine della Madonna raffigurata su una tela dipinta nel XVIII secolo, la chiesa del Crocifisso, proprio a ridosso delle mura urbiche, nella parte alta della città, e la chiesa di San Lorenzo, la più antica di Norcia.

Non solo arte e storia ma anche sport e natura nella verde Norcia

Norcia è nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini: la città è circondata da montagne che arrivano ad oltre 2000 metri di altezza, autentico paradiso per escursionisti e sciatori. Tra le montagne, in grandi anfiteatri pianeggianti, si producono pregiati raccolti (famose le lenticchie del piano di Castelluccio) e si allevano grandi quantità e varietà di animali (i maiali per la produzione dei pregiati salumi della norcineria).

A poca distanza dalla città, negli ampi piani di Castelluccio, ha sede la scuola europea di volo libero, mentre nei numerosi sentieri all'interno del Parco Nazionale si svolgono escursioni a piedi, a cavallo e anche trekking con i muli; i corsi d'acqua del Sordo e del Corno offrono la possibilità di praticare rafting e canyoning, mentre le suggestive pareti rocciose, le grotte carsiche e le gole che caratterizzano l'intero territorio della Valnerina sono il luogo ideale per free-climbing e speleologia.

Nei dintorni meritano una visita Forca Canapine (20 km da Norcia, a 1541 metri), centro turistico attrezzato per sport invernali ed escursioni, i Piani di Castelluccio (Pian Perduto, Piano Piccolo e Piano Grande, vasto bacino carsico, caratterizzato in primavera da una splendida fioritura alpina), Monte Porche (2235 metri), con suggestivo panorama sui Monti Sibillini e sulle Montagne dell'Abruzzo, il monte Vettore (2476 metri), con il lago di Pilato e la grotta della Sibilla, e la necropoli della pianura di Santa Scolastica, con reperti dall'Età del Ferro fino all'epoca romana.

Norcia è stata interessata dal terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016 e che ha danneggiato alcuni tra i tesori più importanti del suo patrimonio artistico culturale.
Tra questi, la chiesa di San Benedetto, che in seguito alle forti scosse susseguitesi è crollata completamente, conservando intatta solo la facciata esterna.
Oggi, grazie a vari interventi a sostegno della città e delle frazioni circostanti, Norcia sta muovendo i primi passi verso la ricostruzione, che vedrà la nascita di un nuovo arredo urbano in linea con il volto storico-culturale della città di San Benedetto.

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