Distanza | 4,44 km |
Dislivello | 420m |
Difficoltà | media |
Tempo di percorrenza | 1:59 ora |
Fondo | asfalto e sterrato |
Da vedere in zona | Duomo di Spoleto, Rocca Albornoziana, Ponte delle Torri, Parco Fluviale del Nera |
Da Spoleto a Monteluco lungo la strada degli eremiti
Dai Romani, che ne avevano fatto il loro bosco sacro, ai santi eremiti che qui trascorsero ore in preghiera e riflessione, Monteluco ancora oggi rappresenta un luogo dominato da un’aura di sacralità. Qui è possibile lasciarsi cullare dalle verdi distese di alberi e partire alla scoperta di uno degli itinerari trekking della zona, che vi condurrà da Spoleto a Monteluco lungo “la corta”, un suggestivo sentiero che attraversa il bosco spoletino.
Il percorso, della durata di circa un’ora, si snoda prevalentemente in salita, ed è quindi consigliabile indossare abbigliamento e scarpe adeguati.
Il Bosco Sacro di lecci
Dopo aver raggiunto il Fortilizio dei Mulini, dove inizia il sentiero CAI n.1, la strada percorre il ripido pendio nord-occidentale, inoltrandosi in un lecceto di grande valore ambientale e spirituale, noto come Bosco Sacro di Monteluco. Un lucus, come lo chiamavano i romani, sacro a Giove e tutelato dalle norme incise nella famosa Lex Spoletina, documento epigrafico composto da due cippi risalenti alla fine del III sec. a.C incisi in latino arcaico, dove sono riportate le leggi che regolavano il taglio del bosco e le punizioni per chi non vi contravveniva.
Durante il percorso gli amanti di "birdwatching" potranno avvistare esemplari di picchio verde, picchio rosso maggiore, rampichino e picchio muratore.
Il sentiero tra gli eremi fino al convento di San Francesco
Proseguendo lungo il sentiero si giunge alla zona degli eremi, oggi spesso parte di proprietà private, che testimoniano l’importanza del movimento eremitico che si sviluppò a Monteluco a partire dal VI sec. E' possibilie raggiungere facilmente alcuni di essi, come l’Eremo di San Paolo Protoeremita, acquistato nell’Ottocento dalla famiglia Marignoli. Filippo Marignoli ne fece una villa privata e aggiunse sul retro la chiesa di San Francesco d’Assisi, un piccolo edificio dedicato al santo, con interni decorati e un’atmosfera raccolta.
Di particolare interesse è anche l’Eremo delle Grazie, oggi residenza d’epoca, che acquisì rilievo nell’XVI secolo, quando fu designato come luogo di ritrovo per i romiti e residenza del priore della congregazione, in seguito all’abbandono dell’eremo di San Giuliano da parte dei Benedettini. Poco oltre si incontra l’Eremo di San Michele Arcangelo, che ospita una cappella e tre grotte profonde, di cui una trasformata in oratorio.
Una volta oltrepassati gli eremi, è necessario attraversare la strada provinciale per imboccare nuovamente il sentiero che conduce alla cima del monte e costeggia il Convento di San Francesco. Questo luogo di spiritualità risale al VI secolo, periodo in cui il santo siriano Isacco si ritirò qui, diventando il primo eremita della zona. La tradizione vuole che lo stesso San Francesco d’Assisi vi sostò nel 1218. Oggi, il convento conserva molte testimonianze della vita monastica, tra cui una copia della Lex Spoletina, il cui originale è custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Spoleto.
Il Belvedere ed i romitori degli eremiti
Avvolti nel rilassante silenzio che permea il bosco, si può proseguire fino al Belvedere, da cui si può godere di una vista che si estende sulla valle. Attorno al Belvedere si trovano diversi romitori, piccoli rifugi ricavati nella roccia, un tempo abitati dai santi e dagli eremiti che qui si ritiravano per pregare. Alcuni di questi romitori sono dedicati a figure sacre, come Sant'Antonio e San Leonardo, i quali, secondo la tradizione, vissero a Monteluco in solitudine e preghiera, contribuendo a diffondere lo spirito francescano e il culto della vita eremitica nel territorio.
Al ritorno, una sosta nella magnifica Spoleto
Al termine della passeggiata, si può tornare a Spoleto per visitare il suo incantevole centro storico. Nella parte alta della città si può ammirare la Rocca Albornoziana, fortezza medievale che domina sulla Valle Spoletana nonché sede del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, o il Duomo di Spoleto, capolavoro dell’architettura romanica situato nell’omonima piazza.