Bosco sacro di Monteluco
La fitta vegetazione del "bosco sacro" ricopre il Monteluco (800 m slm), la collina che lo spettacolare Ponte delle Torri unisce alla città di Spoleto.
La millenaria importanza della foresta è testimoniata dal nome stesso (lucus = bosco sacro) e dalle antiche, severe norme di protezione testimoniate dalla Lex luci Spoletina: primo esempio di regolamentazione forestale costituita da iscrizioni su pietra del tardo III secolo a.C., scritte in latino arcaico, che stabiliscono le pene per la profanazione del Bosco sacro dedicato a Giove.La Lex Spoletina è una delle più importanti ed antiche testimonianze concernenti i luci nel mondo romano, i due cippi sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Spoleto.
Il Bosco sacro di Monteluco è caratterizzato dalla presenza del leccio sempreverde, una pianta piuttosto rara in luoghi così distanti dal mare o dai laghi, casa ideale per i grandi coleotteri, per il picchio verde, il picchio rosso maggiore, il rampichino e il picchio muratore.