Monteluco di Spoleto
La fitta vegetazione del "bosco sacro" ricopre il Monteluco (830 m slm), la collina unita alla città di Spoleto dal maestoso Ponte delle Torri.
“Questo bosco sacro nessuno profani...”
Nei pressi di Spoleto si trova un luogo immerso nella natura, carico di fascino e di storia: il Bosco Sacro di Monteluco.
L’origine del nome attesta la sacralità del luogo sin dai tempi antichi: lucus è infatti il termine con cui i Romani chiamavano un bosco sacro agli dei, tutelato da severe leggi come la Lex Luci Spoletina, una delle più antiche e importanti testimonianze epigrafiche romane legate ai luci. I due cippi calcarei (fine III - inizio II sec. a.C.) su cui è incisa la Lex Luci furono rinvenuti distanti da Spoleto: uno nel 1876 a Castel Ritaldi, e l’altro nel 1913, a Picciche di Trevi, gli originali sono nel Museo Archeologico Nazionale di Spoleto.
La legge vietava a chiunque di profanare il Bosco e solo nel giorno in cui si teneva l’offerta di un sacrificio annuale era possibile tagliare i suoi alberi.
Con l’avvento del cristianesimo Monteluco si trasformò in un luogo ideale di preghiera, il Bosco Sacro continuò a essere tutelato da numerose leggi.
Nello Statuto di Spoleto del 1296, che probabilmente riprende prescrizioni più antiche, si legge ad esempio come il taglio del bosco fosse vietato, salvo speciali permessi. Mentre alla fine del XVI secolo i cittadini di Spoleto fecero richiesta al Consiglio Comunale di effettuare una ricognizione tre volte alla settimana per la custodia del bosco e verificare eventuali danni da parte di tagli o pascoli abusivi.
Il popolo di Spoleto ha continuato a prendersi cura di questo bosco nel corso dei secoli, permettendogli di arrivare fino ai nostri giorni quasi immutato: nel 1919 Monteluco venne riconosciuto come un luogo di importante interesse, e nel 1946 l’intero monte ottenne un vincolo a tutela del suo prezioso paesaggio.
Recentemente il valore del Bosco Sacro di Monteluco è stato riconfermato dalla sua individuazione come Sito di Interesse Comunitario secondo le direttive CEE.