Claudio Faina Museum and Civic Archaeological Museum

Museo "Claudio Faina" e Museo civico - Orvieto

Affacciato sulla Piazza del Duomo, Palazzo Faina ospita due istituzioni culturali di grande importanta: il Museo Claudio Faina, con una delle più importanti collezioni archeologiche private d’Italia, e il Museo Civico Archeologico, dedicato ai reperti del territorio orvietano. L’edificio divenne sede museale nel 1954, quando l’ultimo erede, Claudio Faina junior, lasciò per testamento al Comune di Orvieto il palazzo e le collezioni, istituendo la Fondazione per il Museo Claudio Faina.


Il percorso espositivo

Il museo ripercorre l’evoluzione del collezionismo ottocentesco, dalla passione antiquaria del conte Mauro Faina (che nel 1864 avviò la raccolta) alla svolta scientifica del nipote Eugenio, che concentrò gli acquisti sui reperti locali, promuovendo anche la nascita del Museo Civico.

Piano Nobile:
Conserva l’allestimento ottocentesco, con focus sulla formazione della collezione. Spicca il monetiere, testimonianza degli interessi numismatici di Mauro, con monete romane di epoca repubblicana e imperiale disposte in sequenza cronologica.

Secondo Piano:
I reperti sono organizzati per tipologia e datazione, dai materiali pre-protostorici alla ceramica attica. Tra i nuclei principali:

Bucchero: La caratteristica ceramica nera etrusca (VII-V sec. a.C.), con esemplari del bucchero sottile (Cerveteri, Veio) e del bucchero pesante (Chiusi).

Ceramica attica: Tre anfore di Exekias, maestro della tecnica a figure nere (550-525 a.C.), e vasi a figure rosse provenienti dal Ceramico di Atene.

Bronzi etruschi: Armi, utensili e statuette votive che riflettono l’eccellenza metallurgica etrusca.

Ceramica figurata: Reperti dal Gruppo di Vanth, rinvenuti nella necropoli di Crocifisso del Tufo.

Dalla galleria del secondo piano, una vista unica sulla facciata del Duomo di Orvieto

 

 

Museo Civico Archeologico (Piano Terra)

Espone reperti dagli scavi di Orvieto (l’etrusca Volsinii), testimoniando la sua fioritura nel V secolo a.C.:

  • Terrecotte architettoniche dal tempio del Belvedere, ispirate all’arte greca classica.
  • La "Venere" di Cannicella, statua marmorea legata a culti funerari.
  • Cippi dalla necropoli di Crocifisso del Tufo, con iscrizioni dei defunti.
  • Il sarcofago di Torre San Severo, con rilievi mitologici a tema funerario.

Note Storiche

La collezione Faina nacque da un presunto dono di 34 vasi da Maria Bonaparte Valentini (figlia di Luciano Bonaparte, scopritore di Vulci). Trasferita da Perugia a Orvieto nell’Ottocento, fu arricchita da Eugenio con reperti locali, diventando un punto di riferimento per gli studiosi.

 

 

Informazioni Utili:

  • Orari: Apertura giornaliera con variazioni stagionali.

  • Biglietti: Accesso cumulativo ai due musei.


email: info@museofaina.it
sito web: www.museofaina.it

 

 

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