Vista panoramica della città di Orvieto illuminata dalla luce del tramonto, adagiata sulla sua rupe tufacea.
La Rupe di Orvieto racconta
Sentieri, saperi e sapori nell’anima della città

Passeggiare a Orvieto: l’Anello della Rupe

L’itinerario, lungo circa 5 chilometri e percorribile in circa un’ora e 30 minuti, si snoda intorno alla Rupe di Orvieto, seguendo salite e discese che delineano il profilo del massiccio tufaceo.

Inserito nel Parco Archeologico Ambientale Orvietano (PAAO), il percorso consente di ammirare numerosi monumenti affacciati sulla rupe, come la Rocca Albornoziana con l’adiacente Porta Soliana, e la Fontana di san Zeno collegata al Pozzo di San Patrizio.

Si raggiungono poi la chiesa rupestre del Crocifisso del Tufo, da cui si apre una vista suggestiva sui tetti dell’omonima necropoli, e la chiesa della Madonna del Velo, dove si trova l’Osservatorio della Rupe e la Grotta dei Tronchi Fossili, che conserva resti di vegetazione antichi di milioni di anni fa.

Vista panoramica da Orvieto sul percorso che passa sotto la Rupe e colline immerse nella nebbia mattutina.

Preziose ceramiche e delicati merletti

Tra le vie scolpite nel tufo di Orvieto, due arti antiche incarnano l’anima stessa della città.

La produzione ceramica, le cui origini affondano all’epoca etrusca con la produzione del raffinato bucchero, raggiunse il suo massimo splendore nel Medioevo, quando la città si affermò nella produzione di maioliche, testimoniata anche dai resti di fornaci medievali e rinascimentali visibili presso il Pozzo della Cava e lungo Via della Cava.

Accanto a questa, il merletto di Orvieto, noto come Ars Wetana, è una raffinata lavorazione a uncinetto testimoniata sin dal XVII secolo, divenuta all’inizio del XX secolo una fiorente produzione artigianale della città.

File di vasi di terracotta non ancora smaltati, disposti ordinatamente su uno scaffale in un laboratorio di ceramica.

Imperdibili sapori da gustare

Orvieto, custode di una viva tradizione enogastronomica il cui protagonista indiscusso è il celebre vino di Orvieto DOC, è la capitale delle Città Slow.

Tra i piatti tipici, la città è nota soprattutto per alcuni prodotti “da forno” come le ciambelline all’anice, le tortucce, frittelle di pasta fritta nella versione dolce che salata, e soprattutto la celebre lumachella orvietana, la ciambellina salata arricchita di formaggio e prosciutto o guanciale dalla caratteristica forma a chiocciola. Questa preparazione, nata come un piatto povero frutto del recupero degli avanzi, nel 2025 ha ricevuto il riconoscimento di Presidio Slow Food della città.

Piatto di lumachelle orvietane a forma di chiocciola, disposte su un tovagliolo bianco con pizzo, appoggiato su un davanzale in pietra.

Appuntamenti a Orvieto

Nel corso dell’anno la città di Orvieto si anima con una serie di imperdibili appuntamenti, che rappresentano l’occasione giusta per fare una visita alla città.

In primavera, gli appuntamenti di Cantine Aperte trasformano i weekend nell’occasione per conoscere cantine e produttori locali grazie alle degustazioni di vini orvietani e regionali.

In occasione della Pentecoste, si svolge la Festa della Palombella, con la colomba che percorre il tradizionale tragitto fino al baldacchino sul sagrato del Duomo. Durante il weekend, la città si trasforma in un tripudio di colori con la manifestazione Orvieto in Fiore che ospita una mostra mercato florovivaistica e il Palio delle Infiorate e dei Balestrieri, che coinvolge i quattro quartieri della città.

Altra sentita festa religiosa è il Corpus Domini: il sabato che lo precede si tiene la Staffetta dei Quartieri, nota anche come Fiaccola della Verità, evento che ripercorre il tragitto del Sacro Lino al Duomo, oggi diventato un evento sportivo dove concorrono 10 partecipanti che rappresentano i 4 quartieri orvietani. Il giorno seguente, viene portato in processione il reliquiario con il Sacro Corporale, accompagnato dalla sfilata del Corteo Storico.

In inverno, durante il periodo natalizio, la città si anima con l’Umbria Jazz Winter, mentre il Pozzo della Cava diventa scenario per ospitare il Presepe nel Pozzo.

Uomo che suona una tuba, ritratto dal basso, con la facciata del Duomo di Orvieto sullo sfondo e cielo azzurro limpido.