Stroncone

Stroncone

I Prati e la Via di Francesco

STORIA

I primi documenti certi che parlano di Stroncone risalgono al 1012, quando il territorio fu donato all'Abbazia di Farfa. L'inclusione di Stroncone nei possedimenti della Chiesa (1192) venne accettata dagli abitanti che, nelle lotte tra seguaci del Papa (guelfi) e quelli dell'Imperatore (ghibellini), parteggiarono sempre per la parte guelfa.

Al termine delle confuse vicende che connotarono la fine del Medioevo e l'inizio del Rinascimento, entrò a far parte dello Stato della Chiesa sino alla nascita del Regno d'Italia.

 

ARTE, CULTURA, AMBIENTE

Il centro storico ha conservato intatto il suo suggestivo aspetto medievale con le caratteristiche stradine strette e tortuose, splendidi portali in pietra e un antico pozzo, che si trova subito dentro le mura dopo la bella porta del Borgo. All'ingresso del paese sorgono una monumentale fontana seicentesca, dall'elegante ed elaborata architettura con un timpano triangolare centrale, l'Oratorio di San Giovanni Decollato, la chiesa Collegiata di San Nicolò, con una lineare facciata romanica (1171), un antico portale con bassorilievo di stile bizantino e un polittico di Rinaldo da Calvi, allievo dello Spagna. In piazza della Libertà ha sede il Museo di storia naturale che documenta l'evoluzione della terra e della vita nel territorio, attraverso una raccolta articolata in molteplici collezioni: paleontologica, mineralogica e litologica, entomologica.

Notevole il Palazzo Comunale, di origine duecentesca, nel cui archivio, insieme a numerose monete, medaglie e sigilli di varie epoche, si conservano nove codici miniati del XIV e XV secolo (visitabili su richiesta), il Sacrario delle Armi, monumento ai caduti che custodisce circa quattrocento pezzi tra cimeli storici, armi bianche e materiale d'armamento, la chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo, la più antica di Stroncone e il Convento delle suore francescane del Bambin Gesù, esempio di un'antica residenza gentilizia.

Poco fuori le mura si incontra il Convento di San Francesco, con l'annessa chiesa, fondato sul luogo dove San Francesco soggiornò nel 1213. Dei successivi ampliamenti fa parte anche la biblioteca, che possiede una tra le più ricche raccolte francescane in Umbria. Sotto il portico, nella cappella dedicata a Sant'Antonio da Padova, una Madonna in trono tra i Ss. Michele, Ludovico, Girolamo e Antonio da Padova, affresco di Tiberio d'Assisi del 1509, e l'urna con il corpo del Beato Antonio Vici, patrono di Stroncone, titolo che condivide con San Michele Arcangelo.

Nei dintorni si trovano i ruderi dell'antichissima Abbazia di San Benedetto in fundis, testimonianza della presenza di un insediamento benedettino nel territorio, e le località turistico-montane delle Cimitelle e de "I Prati", che offrono la possibilità di godere, in ogni momento dell'anno, di soggiorni piacevoli e di raggiungere le cime dei monti circostanti che dominano vasti panorami della Conca Ternana e della pianura Reatina.

Nei suoi viaggi nella parte meridionale dell’Umbria, San Francesco si servì spesso del sentiero che, passando per questi bellissimi Prati, collega Terni a Greccio.

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