Durante gli scavi venne trovata un’iscrizione dedicata all’imperatore Caligola e firmata da una […] Polla; da qui l’ipotesi che la casa appartenesse a Vespasia Polla, madre dell’Imperatore Vespasiano, originaria della zona tra Norcia e Spoleto.
Gli ambienti della domus conservano dei bellissimi mosaici pavimentali e presentano lo schema architettonico tipico delle case patrizie in voga tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale.
Al centro dell’atrio si trova l’impluvium, una vasca di forma quadrata che permetteva di raccogliere direttamente l’acqua piovana.
Intorno all’atrio si dispongono due stanze da letto (cubicola), due ambienti aperti (alae) e, in fondo, il tablinum, fiancheggiato ai lati da due ambienti minori.
Il tablinum era la stanza principale di ricevimento, la più importante e ricca della casa, posta in asse con l’ingresso. Essa era il luogo in cui il padrone di casa (dominus) svolgeva le funzioni di rappresentanza, gestiva i suoi rapporti con i clientes e trattava gli affari.
A destra del tablino si trova il triclinium dove, sulla destra, sono visibili i resti di una decorazione pittorica.
Durante gli scavi furono poi recuperati numerosi reperti, esposti nella Casa Romana: frammenti di ceramiche, anfore, lucerne, fuseruole, vetri, oggetti in osso e avorio come pettini, spille, aghi, frammenti di statuine in bronzo e elementi in metallo.
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