Lake fish stew (tegamaccio) with river crayfish, served in a terracotta pot with slices of bread, on a wooden table.

L’Anguilla, il re delle acque del Trasimeno

L’anguilla del Trasimeno è un pesce dalle carni pregiate, dal sapore intenso e inconfondibile. Questo pesce serpentiforme, che vive nelle acque dolci del lago, è da sempre una risorsa fondamentale per le comunità locali. La sua pesca, praticata con tecniche tradizionali, è un’arte che richiede pazienza e conoscenza del lago.

Storia e tradizione

L’anguilla ha sempre avuto un ruolo centrale nella dieta degli abitanti del Trasimeno. E’ molto probabile che già gli Etruschi la pescassero, apprezzandone le carni grasse e saporite. Nel Medioevo, l’anguilla era considerata un cibo prelibato, spesso servito durante le feste e le celebrazioni importanti. Oggi, la pesca dell’anguilla è regolamentata per preservare la specie, ma rimane una pratica viva e apprezzata.

 

In cucina

L’anguilla del Trasimeno si presta a diverse preparazioni, tutte caratterizzate da un sapore deciso e avvolgente. Una delle ricette più tradizionali è l’anguilla alla brace, dove il pesce viene cotto lentamente su un letto di canne del lago, acquisendo un aroma affumicato e un gusto unico. Un’altra preparazione tipica è l’anguilla in umido, cucinata con pomodoro, aglio, peperoncino ed erbe aromatiche, che esaltano la sua ricchezza senza coprirne il sapore. 

Per un’esperienza autentica, assaggia l’anguilla durante una delle sagre locali, come la Sagra del Pesce a Borghetto di Tuoro, dove i pescatori del lago preparano piatti tradizionali che celebrano questo pesce straordinario.

 

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