Palazzo Ducale, Gubbio
Nella parte alta della cittadina umbra, di fronte alla cattedrale dedicata ai Santi Mariano e Giacomo, si trova il Palazzo ducale, detto anche Corte nuova, tangibile ricordo della presenza dei Montefeltro in quel di Gubbio.
In un tessuto urbano schiettamente medievale, le forme armoniose e l’eleganza dell’ornato spiccano come un bianco merletto tra gli edifici che lo circondano.
“Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”: Gubbio e i Montefeltro
A partire dal 1384, Gubbio entrò a far parte dei domini dei Montefeltro, e tale resterà fino al 1508. Federico di Montefeltro, nato presso il vicino castello di Petroia, grande mecenate artistico e “primo capitan de gente d’arme d’Italia”, dopo aver fatto edificare il più bel palazzo privato dell’Italia centrale a Urbino, si apprestò a rinnovare l’antica residenza di famiglia in Umbria, luogo da lui molto amato. Correva l’anno 1474 quando Federico venne nominato duca, e probabilmente fu proprio in quell’anno che volle commissionare all’architetto Francesco di Giorgio Martini il rifacimento integrale dei caseggiati di famiglia di fronte al duomo eugubino. L’architetto senese realizzò in quella che era la prima piazza pubblica di Gubbio un bellissimo cortile, attorno a cui si sviluppò l’intera costruzione. Le forme eleganti e armoniche di questo ampio spazio coperto hanno un… segreto: l’utilizzo di una particolare unità di misura, detta piede urbinate, rappresentato nella formella con le iniziali Federico Duca. Tutte le parti del cortile sono multipli o sottomultipli di tale misura. Quando il duca morì, nel 1484, gli subentrò nella signoria il figlio Guidobaldo: il palazzo doveva essere al tempo per buona parte terminato, così come il celebre studiolo rivestito di pannelli lignei, opera di Giuliano da Maiano su disegno di Francesco di Giorgio Martini, ornato di tele di Pedro Berruguete. Nella prima metà del Seicento, l’ultima discendente dei Montefeltro, la duchessa Vittoria, andando sposa a un Medici, fece smontare le tele e le portò con sé a Firenze, mentre i pannelli di legno, attraverso una serie di vendite antiquarie, finirono al Metropolitan Museum di New York, dove sono conservati tuttora.
Dal 2014, il Palazzo Ducale appartiene al polo museale umbro. Nelle sale interne, che conservano in parte gli arredi originari, sono esposti pregevoli dipinti che vanno dal XIII al XVIII secolo, preziosa testimonianza dell’arte figurativa a Gubbio e nel suo territorio. Al piano terreno è l’ingresso agli scavi del palazzo, ove si possono visitare le vestigia delle abitazioni medievali preesistenti alla costruzione quattrocentesca; ai piani alti, infine, sono ospitate le opere vincitrici della Biennale di Arte Contemporanea di Gubbio, esistente dal 1956; sovente vengono organizzate mostre temporanee.
Bellezza e preziosità di un palazzo signorile rinascimentale
Il palazzo dei Montefeltro a Gubbio si articola attorno all’ampio ed elegante cortile centrale, su cui insistono due corpi di fabbrica, uno verso valle e l’altro verso il monte. Mattoni e pietra serena scandiscono gli spazi della struttura, ornata da preziosi capitelli e da lesene alle finestre del piano nobile. Numerose le sale del palazzo degne di interesse, come le stanze dei duchi o il bagno di Battista Sforza, giovane sposa di Federico da Montefeltro e amante delle arti, morta prematuramente proprio in questo palazzo. Nel 2009, in luogo del bellissimo studiolo a intaglio, venne collocata una pregevolissima copia dei nostri tempi, opera degli artigiani Minelli da Gubbio. Nelle sale si ammirano inoltre monumentali camini e preziose decorazioni lignee originali: armadi, ante di finestre, battenti di portoni.
Un recente e interessante percorso multimediale, infine, racconta la storia del palazzo e della casata dei Montefeltro attraverso postazioni digitali e video.