La Grotta di San Francesco e i Miracoli

La tradizione lega indissolubilmente il sito alla figura di San Francesco, che qui soggiornò più volte. Il Santo, rifiutando di dormire all'interno della struttura, preferiva riposare in una grotta adiacente, su un grande masso di travertino oggi noto come "Lectulus B. Francisci" (Giaciglio del Beato Francesco).

Culti e leggende:

I fedeli per secoli si sono sdraiati sul masso, credendo che potesse guarire dalle malattie.

Una testimonianza vescovile del XVI secolo attesta che dal soffitto della grotta colava ogni giorno una modesta quantità d'acqua, ritenuta miracolosa per la cura delle malattie degli occhi, dalle quali lo stesso Francesco soffriva.

Il Beato Pascuccio

Nel convento vissero molti religiosi, ma la figura più cara alla popolazione è il Beato Pascuccio, che visse nel XV secolo e fu noto per i suoi numerosi miracoli. Sebbene non sia stato formalmente canonizzato dalla Chiesa, è considerato Beato dalla devozione popolare e celebrato ogni anno a metà giugno. Le sue spoglie sono conservate e venerate nella chiesa parrocchiale di Guardea.

La decadenza del complesso iniziò nel 1653, quando Papa Innocenzo X ne incorporò i beni alla parrocchia di Santa Maria dell'Olmo di Amelia. Nel 1869 la chiesa fu dichiarata pericolante e il culto cessò.  Recentissimo il restauro e il rifacimento del convento  e della chiesa.