Parco di Archeologia Arborea di San Lorenzo di Lerchi
Un antico eremo immerso nel verde della campagna alto tiberina e un vivaio molto particolare dove protagonista è la storia delle nostre campagne e degli alberi che non molti anni fa caratterizzavano i terreni dei contadini umbri: è questa Archeologia Arborea, situata nelle campagne fra Umbria e Toscana. Ideatrice e curatrice del parco archeologico è Isabella Dalla Ragione, agronoma, ricercatrice paesaggista, che dopo la morte del padre Livio, ha portato avanti questo progetto, prima con un'Associazione e oggi con la Fondazione dell'Archeologia Arborea che ha sede a San Lorenzo di Lerchi, località del Comune di Città di Castello.
Andando a cercare fra campi abbandonati, orti di antichi conventi, giardini, boschi, ascoltando racconti di vecchi contadini, Isabella è riuscita a recuperare e a mettere a dimora circa 400 varietà di frutta mantenendo tradizioni, usi popolari e sistemi di coltivazione. Ed è così che questi frutti dai nomi originali e dimenticati: la "pera briaca", la "pera del curato", la mela "culo d'asino", la "mela limoncella", la "mela conventina", la susina verdacchia, il "fico permaloso", "l'uva passerina" e tanti altri varietà di piante sono ritornate in vita riproducendo sapori e odori di un tempo.