Panorama of Terni’s main square with modern and historic buildings, people walking, and Umbrian hills in the background.
Terni
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Situata nell’Umbria sud-orientale, circondata da un anfiteatro di colline e attraversata dai fiumi Nera e Serra, Terni racconta una storia unica fatta di antichità, industria e paesaggi mozzafiato. Nota come la “Manchester italiana” per il suo ruolo pionieristico nella rivoluzione industriale del XIX secolo, la città ha saputo coniugare la sua eredità manifatturiera con il fascino di un territorio ricco di tesori naturalistici, come la spettacolare Cascata delle Marmore.

Pillole di una storia dall’anima antica

La necropoli protostorica e la nascita della città tra i due fiumi

Le prime tracce di insediamenti nell’area di Terni si datano tra l’Eneolitico e l’Età del Bronzo, periodo a cui risalirebbe un villaggio di capanne individuato nell’area delle Acciaierie. Dalla prima Età del Ferro è documentata una continuità insediativa, con piccoli nuclei abitativi localizzati nel sito della futura città: i dati archeologici sembrano confermare la data di fondazione del 672 a.C., riportata in un’epigrafe di età tiberiana.

Alla stessa fase di frequentazione appartiene la cosiddetta necropoli “delle Acciaierie", portata alla luce nel 1884 durante la costruzione degli stabilimenti produttivi, frequentata dal X al IV secolo dal popolo dei Nahartes, abitanti della valle del Nera.

Nel III secolo a.C. Terni entrò nell’orbita romana. Il console Manio Curio Dentato, celebre conquistatore della Sabina, avviò la bonifica del Lacus Velinus e, deviando le acque del Nera, diede origine alla celebre Cascata delle Marmore. Interamna Nahars divenne un florido municipio tra età repubblicana e imperiale, favorita dall’abbondanza di risorse idriche e di terreni fertili.

Il centro urbano, attraversato dal ramo della Via Flaminia che proseguiva in direzione di Spoletium e che corrispondeva al cardo massimo, si arricchì nel I secolo d.C. di edifici monumentali, come il teatro, l’anfiteatro e almeno due complessi termali. Qui nacquero l’imperatore Marco Claudio Tacito e lo storico Cornelio Tacito.

Tra il VI e il VII secolo Terni fu segnata da invasioni e distruzioni. Fu conquistata dai Goti di Totila nel 546, dai Bizantini di Narsete nel 554 e dai Longobardi nel 755, entrando a far parte del Ducato di Spoleto. Nel 1174 fu distrutta da Federico Barbarossa, per poi passare sotto il dominio dello Stato Pontificio dal 1420 fino all’Unità d’Italia.

Lo sviluppo della città industriale

Tra il XVIII e il XIX secolo Terni conosce un florido capitolo della sua storia, che la trasforma nel principale centro manifatturiero dell’Umbria. A partire dal 1832 la città cambia volto: le antiche mura urbiche vengono abbattute, gli assi viari e i corsi fluviali ridisegnati, mentre sorgono imponenti complessi industriali e moderne centrali idroelettriche nella bassa Valnerina, alimentate dalle acque della Cascata delle Marmore

Durante la Seconda Guerra Mondiale Terni divenne un obiettivo strategico, subendo ben 108 bombardamenti che ne segnano profondamente l’aspetto urbano, con ricadute sul polo industriale. Negli anni ’70 del XX secolo si tenta di rilanciare l’economia cittadina, ma la chiusura di fabbriche storiche, come lo Jutificio Cinturini nel 1970, e lo stabilimento idroelettrico di Papigno nel 1973, lascia un vuoto incolmabile nel panorama industriale e sociale della città.

Rare vestigia del passato tra edifici moderni

Nonostante i capitoli recenti della storia, Terni ha conservato parte del suo patrimonio artistico:

  • Basilica di San Valentino: conserva le reliquie del santo patrono, vissuto nel III secolo a Terni, divenuto famoso in tutto il mondo come protettore degli innamorati. È meta di pellegrinaggi soprattutto nel mese di febbraio, quando la città si anima con eventi dedicati all’amore.
  • Cattedrale di Santa Maria Assunta: antico edificio costruito nel XII secolo, il cui aspetto moderno è il frutto dei rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli. La facciata è arricchita da otto statue di vescovi ternani, mentre l’interno conserva tracce di dipinti cinquecenteschi, oltre all’opera del 2007 “Rete mistica” di Ricardo Cinalli. Nella sottostante cripta è conservato il sepolcro del vescovo e martire ternano Sant’Anastasio.
  • Chiesa di San Francesco: eretta nel 1265, nel 1437 fu ampliata con la realizzazione di tre navate e la cappella di san Bernardino, mentre il campanile con bifore e quadrifore gotiche è stato realizzato nel 1345 dallo scultore Angelo da Orvieto. All’interno, alla fine della navata centrale, si apre la Cappella Paradisi, affrescata con il Giudizio Universale di ispirazione dantesca dipinto da Bartolomeo di Tommaso.
  • Chiesa di San Salvatore: edificata su una domus romana di età repubblicana e augustea, della quale sono stati identificati quattro ambienti con pavimenti in cocciopesto e parte del peristilio. Più a ovest è emerso un complesso termale, probabilmente collegato alla stessa abitazione. L’edificio presenta al suo interno una struttura circolare absidata di cui non è chiara la funzione, databile probabilmente al IX secolo, e navata del XII secolo. Qui sarebbe avvenuto il leggendario incontro tra Re Liutprando e Papa Zaccaria.
  • Chiesa di Sant’Alò: costruita nel XI secolo sopra un tempio dedicato a Cibele. Al suo interno e alla base del campanile si trovano alcuni materiali di reimpiego di età romana, tra cui alcune are circolari, resti di monumenti funerari e due leoni posti sulla scalinata d’accesso.
  • Chiesa di san Lorenzo: costruita nel XI-XII secolo probabilmente al di sopra di un edificio di culto di epoca romana, come dimostrano due colonne di reimpiego all’interno dell’edificio. Fu ampliata nel XVII secolo e, nonostante i restauri del XX secolo, conserva in facciata un portale del 1492 di pregevole fattura.
  • Chiesa di san Pietro: fondata nel XII secolo, dal 1287 fu affidata dal vescovo di Terni agli Agostiniani, che ne avviarono la ricostruzione all’inizio XIV secolo, con annesso convento.

Tra gli edifici storici cittadini, spiccano alcuni importanti palazzi:

  • Palazzo Spada: innalzato durante il XVI secolo dall’importante famiglia ternana, fu progettato da Antonio da Sangallo il Giovane, primo palazzo “a corte” costruito in città. Oggi è sede del Comune.
  • Palazzo Mazzancolli: costruito verso la metà del XV secolo, è uno dei rari esempi di architettura medievale in città. Attualmente ospita l’Archivio di Stato.

Dove la storia industriale incontra l’arte e il cinema

Terni è anche una città dall’anima industriale, e il suo patrimonio in questo senso è valorizzato da un interessante itinerario di archeologia industriale, che include veri e propri reperti provenienti da fabbriche dismesse, come la Grande Pressa idraulica, colosso di acciaio di fronte alla stazione ferroviaria di 12.000 tonnellate, in funzione nelle Acciaierie Ternane dal 1935 al 1993.

L'architettura contemporanea ha lasciato il segno grazie ad artisti come Arnaldo Pomodoro, autore della monumentale Lancia di Luce (un gigante di 105 tonnellate di acciaio), e gli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, creatori di piazza Tacito con la sua scenografica fontana.

Da non perdere, il Museo CAOS – Centro per le Arti Opificio SIRI, allestito all’interno dell’ex stabilimento chimico SIRI (Società Italiana Ricerche industriali).  che ha sapientemente trasformato i 5600 metri quadri della vecchia fabbrica in sale conferenze e aule didattiche, un teatro e una biblioteca. Al suo interno è ospitato il Museo di Arte Moderna e Contemporanea Aurelio De Felice, dove si possono ammirare opere di Chagall, Kandinskij, Mirò e Picasso, e il Museo Archeologico Claudia Giontella, con reperti che testimoniano le fasi di vita protostoriche e romane della città.

Nei pressi di Papigno, i vecchi stabilimenti sono stati oggi trasformati in studios cinematografici, set di numerosi film, come “La vita è bella” e “Pinocchio” di Roberto Benigni.

Natura e archeologia: cascate, laghi e città romane

Terni è il punto di partenza ideale per scoprire alcune delle meraviglie naturalistiche più affascinanti d’Italia:

  • Cascata delle Marmore: con i suoi 165 metri di altezza, è la più alta d’Europa e offre spettacolari sentieri panoramici e attività come il rafting lungo il fiume Nera.
  • Lago di Piediluco: regala paesaggi da cartolina, perfetti per gli amanti del canottaggio, la vela o semplicemente il relax in riva al lago. Il borgo, con le sue case colorate e l’antica chiesa di San Francesco, è un piccolo gioiello da scoprire: da Piediluco si gode dell’incantevole vista, sull’altra sponda del Lago, della Montagna dell’Eco, misteriosa altura dove è possibile ascoltare incredibili fenomeni di risonanza acustica.
  • Area archeologica di Carsulae: municipio romano sorto lungo la via Flaminia, a cui si accedeva dall’Arco di san Damiano, porta d’accesso della città di cui restano le vestigia delle strutture forensi, il teatro e l’Anfiteatro, o la chiesa di San Damiano, costruita con materiali di epoca romana.
  • Templi di Monte Maggiore: sopra a Cesi, nobile centro che oggi appartiene a Terni, ma un tempo era capitale delle Terre Arnolfe, svetta l’imponente Monte Torre Maggiore. Dopo aver incontrato la chiesa di Sant’Erasmo, si può raggiungere l’area sacra che si trova in cima all’altura, che conserva le vestigia di due importanti strutture templari.


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