Façade of the Basilica of Santa Maria degli Angeli in Assisi, with the golden statue of the Madonna at the top.

Basilica di Santa Maria degli Angeli - Assisi

Nella frazione di Santa Maria degli Angeli, a pochi chilometri da Assisi, la Basilica di Santa Maria degli Angeli si staglia maestosa nella pianura umbra, custode di uno dei luoghi più sacri del francescanesimo. Costruita tra il 1569 e il 1679 per proteggere la Porziuncola, la piccola chiesetta dove san Francesco trovò rifugio e fondò il suo ordine, questa basilica è un trionfo di architettura rinascimentale e barocca, arricchita da secoli di storia e devozione.

Agli inizi del XIII secolo, una piccola chiesetta in rovina, la Porziuncola, catturò l’attenzione di san Francesco d’Assisi. Qui, nel 1208, il santo trovò il suo rifugio spirituale, restaurandone le umili mura in pietra e dando vita all’Ordine Francescano. Questo luogo divenne il centro della sua missione, dove lui e i suoi seguaci conducevano una vita di povertà e preghiera. Nel 1212, anche santa Chiara vi giunse, pronunciando i voti e fondando l’Ordine delle Clarisse.

La Porziuncola non fu solo il luogo di nascita del francescanesimo, ma anche il teatro della morte di san Francesco, avvenuta il 3 ottobre 1226. Da allora, questa piccola chiesa è diventata un simbolo di spiritualità e un punto di riferimento per pellegrini da tutto il mondo.

La basilica: un capolavoro rinascimentale

Progettata dall’architetto perugino Galeazzo Alessi, con approvazione del Vignola, la basilica è un esempio di eleganza rinascimentale. Nonostante i danni subiti dal terremoto del 1832, che distrusse parte della navata centrale, l’interno conserva intatto il suo splendore originario. Le tre navate, imponenti e maestose, sono affiancate da cappelle laterali riccamente decorate, che custodiscono dipinti e affreschi di straordinario pregio, testimonianza della pittura umbra tra il tardo Cinquecento e l’inizio del Seicento. La facciata, sormontata dalla statua in bronzo dorato della Madonna degli Angeli, opera di Guglielmo Colasanti, venne invece rinnovata tra il 1925 e il 1930 su progetto di Cesare Bazzani.

Il presbiterio è dominato dall’altare maggiore, arricchito con sette formelle bronzee, opera dello scultore e incisore Enrico Manfrini, sotto al quale si scorge la cripta. L’abside presenta, infine, un grandioso coro ligneo e un pulpito con decorazioni barocche, opera seicentesca dei frati francescani.

La Porziuncola

Nella crociera, al centro della basilica, la Porziuncola spicca come un gioiello incastonato, circondata dalla maestosità della struttura che la protegge. Sopra di essa, la grande cupola è impreziosita da affreschi del XVIII secolo di Francesco Appiani, che narrano episodi della vita di san Francesco, dalla fondazione dell’Ordine alla vestizione di santa Chiara.

La storia della Porziuncola risale al 1045, quando questo termine indicava una piccola porzione di terreno nella pianura ai piedi di Assisi. Qui, immersa in un paesaggio silenzioso e suggestivo, sorgeva una modesta cappella dedicata alla Vergine Maria, luogo ideale per il raccoglimento e la preghiera. Quasi due secoli dopo, questa piccola chiesa divenne il rifugio prediletto di Francesco di Bernardone, che vi trovò il luogo perfetto per dedicarsi a una vita di contemplazione e spiritualità.

Oggi, la Porziuncola mantiene l’aspetto semplice e austero che assunse durante il restauro voluto da san Francesco. Costruita in pietra policroma del Monte Subasio, la sua struttura emana un’atmosfera di profonda sacralità. Sulla facciata, spicca l’affresco del 1829 di Friedrich Overbeck, raffigurante San Francesco che implora Gesù e Maria per la concessione dell’Indulgenza del Perdono. Sul retro della cappella, invece, si conserva la parte inferiore di un affresco del Perugino, Il Calvario, un’opera che aggiunge un tocco di arte rinascimentale a questo luogo ricco di spiritualità.

La Cappella del Transito

A pochi passi dalla Porziuncola, la Cappella del Transito segna il luogo dove san Francesco concluse il suo cammino terreno. Questa piccola cella, un tempo parte dell’infermeria del convento, è un luogo di profonda meditazione. All’esterno, gli affreschi di Domenico Bruschi raffigurano la morte e i funerali del santo, mentre all’interno, le pareti sono decorate da opere dello Spagna e una nicchia custodisce una statua in terracotta smaltata di Andrea della Robbia, che ritrae san Francesco in preghiera.

Il Roseto di san Francesco: un miracolo in fiore

Dal transetto destro si accede al Roseto, un angolo di pace legato a uno dei miracoli più suggestivi della vita di san Francesco. Si narra che, durante un momento di tentazione, il santo si gettò tra le rose selvatiche, che persero miracolosamente le spine. Ancora oggi, nel Roseto della Porziuncola, viene coltivata la Rosa Canina Assisiensis, una varietà unica al mondo che fiorisce solo in questo luogo.

Accanto al Roseto sorge la Cappella del Roseto, edificata nel 1518 e articolata in tre ambienti. Il primo fu costruito per volontà di san Bernardino da Siena, mentre il secondo, noto come Oratorio di san Bonaventura, conserva i resti del pulpito da cui san Francesco, insieme a sette vescovi umbri, pronunciò l’Indulgenza del Perdono.

Il Museo della Porziuncola, un viaggio nella storia

Per chi desidera approfondire la storia della basilica e del francescanesimo, il Museo della Porziuncola offre un percorso affascinante. Riallestito in occasione del Giubileo del 2000, il museo custodisce opere d’arte, sculture lignee e lapidee, paramenti liturgici e documenti che raccontano quasi un millennio di storia, dal periodo pre-francescano fino allo scorso secolo. La visita include anche il Conventino medievale, con le antiche cellette abitate dai primi francescani, spesso utilizzato come sede di mostre temporanee di arte sacra.

Curiosità

Da Assisi a Los Angeles: sapevi che la Porziuncola ha ispirato anche la fondazione di una delle città più iconiche degli Stati Uniti? Nel 1769, i francescani fondarono El Pueblo de Nuestra Señora la Reina de los Ángeles de la Porciúncula de Asís, oggi conosciuta come Los Angeles. Un legame che unisce due mondi lontani attraverso la spiritualità francescana.

Per maggiori informazioni, consultare il sito web della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

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