Penna in Teverina
Alla scoperta dei borghi

Alla scoperta di Giove, Attigliano, Penna in Teverina

Itinerario tra fortezze dimenticate e simboli del potere

Ogni pietra parla di strategia: gli Orsini non costruirono dimore, ma macchine per governare. E il vero protagonista è il Tevere, invisibile ma presente in ogni scelta architettonica.

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Tappa 1
Penna in Teverina

Penna in Teverina è un piccolo borgo medievale, scandito da alcune torri e porte e che conserva quasi intatta la sua struttura originaria. Il piccolo paese fu dimora della casata degli Orsini che ha lasciato diverse testimonianze nel borgo.

Palazzo Orsini , fatto costruire nel Cinquecento dalla nobile famiglia, è una delle costruzioni più importanti del paese. Sulla facciata si osserva l'antico stemma degli Orsini, insieme a quello degli Arguilara, a testimonianza degli stretti legami che intercorsero tra le due casate.

Nel giardino all'italiana, posto accanto ad uno degli ingressi, si trovano le "panche delle quattro stagioni"; i quattro busti in travertino, provenienti dal giardino di Maerbale Orsini, raffigurano due donne , la primavera e l'estate, e due uomini, l'autunno e l'inverno. Probabilmente sono i ritratti degli Orsini; il vecchio con la barba è  Maerbale Orsini.

Un'altra testimonianza della famiglia si trova lungo la provinciale che conduce al paese, dove all'ingresso della proprietà che fu della famiglia, ma ora appartiene ai Marchesi del Gallo di Roccagiovine, si trovano delle grandi statue dette "dei Marmalocchi", figure allegoriche opera di Pirro Ligorio, il creatore dei giardini di Villa d'Este. La rosa schiacciata alla base della struttura fa sì che se ne possa assegnare sicuramente la proprietà alla famiglia Orsini. Il Mammalucco, nel dialetto locale , è una persona un po' tonta , ingenua.

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Tappa 2
Giove

Da Penna in Teverina, dirigiti nella vicina Giove dove puoi vedere un altro esempio di borgo medievale ben conservato nel suo alternarsi di archi, scale, contrafforti. Il borgo è circondato dai resti delle belle mura castellane e qualificato dall'imponente Palazzo Ducale, risalente al XVII secolo, già dei duchi di Acquarone, con una notevole loggia e una singolare rampa di scale a spirale percorribile dalle carrozze. Nel cuore di Giove, visita poi la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, terminata nel 1775: al suo interno osserva la suggestiva Madonna in Gloria che si trova sull'abside. Si tratta di una tavola della fine del XV secolo inserita in una fastosa cornice in stucco adorna di putti. Sulla via per Amelia, sorge la chiesa di San Rocco, ora Sacrario dei Caduti che conserva un ciclo di affreschi di scuola folignate raffiguranti scene sacre.

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Tappa 3
Attigliano

Spostati ora ad Attigliano, un castello di origine tardo-medievale di cui sono ancora in parte riconoscibili ancora le mura, feudo degli Orsini e dei Colonna, attestato in posizione panoramica sul margine di una terrazza dominante la valle del Tevere. Il fascino del castello è indiscusso, anche se sono rimasti solo alcuni tratti di mura, sei torrioni e il portale d'ingresso, risalente al XV secolo.

La tranquillità di questo borgo ti condurrà in un viaggio nel tempo: puoi immaginare il fossato che delimitava il castello e le nobili famiglie, che per anni si sono contese il borgo per la sua posizione di controllo sul Tevere, attraversare il ponte in carrozza. Il simbolo della città è la Fontana dei Delfini che si trova nella piazza principale di Attigliano, realizzata nel 1885.

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