Di tutte le bertesche che gli Statuti vogliono lungo la cinta muraria, con uguali caratteristiche e fini, si conserva quest'unico esemplare, che lungo la cinta è anche una delle turres (presenti già in atti della metà del Duecento ) tramandateci in numero di 14 dalla più antica mappa fossatana che si conservi, quella del 1734.
La merlatura in mattoni appare successiva al XIV secolo, mentre è datata 1536 l'ultima robusta porta, di cui si conserva un'anta, del goticheggiante arco d'ingresso, sotto il quale si vedono ancora i cardini; questa porta, di cui si conserva la chiave, risulta vigilata, come le altre porte di Fossato, da custodes ad portas giorno e notte (cera, armatura, stantiam paleam et ligna fomite dal Comune a spese dei contribuentes, i quali devono provvedere anche pro pane vino et similis) ancora negli anni cinquecenteschi che precedono ( e seguono di poco ) la sottomissione allo Stato pontifìcio del 1540, duramente segnati per Fossato da aggressioni, tradimenti, pestilenze e disagi di ogni genere, come già altre volte in passato e di fronte ai quali ha sempre reagito con la sua leggendaria capacità di sopravvivenza e di difesa.
Fonte: Comune di Fossato di Vico