Torcolo di San Costanzo
Dolci

Torcolo di San Costanzo

Porzioni
Dosi per 6 persone
Preparazione
30 minuti + 3 ore di lievitazione
Cottura
45-50 minuti
Difficoltà
Media
Preparazione

Specialità umbra semplice e dal sapore rustico, il Torcolo di San Costanzo è un dolce legato alle celebrazioni in onore di San Costanzo, uno dei tre patroni di Perugia, che si festeggia il 29 gennaio. Tradizione vuole che venisse regalato alle ragazze in età da marito che recandosi in chiesa, per pronunciare davanti al Santo la frase: “San Costanzo dall’occhio adorno, famme l’occhiolino sennò n’c’artorno”, aspettavano da questi un segnale: se avesse fatto loro l’occhiolino, si sarebbero sposate entro l’anno.

Riguardo alla sua forma diverse sono le interpretazioni: per alcuni il foro centrale rappresenterebbe il collo decapitato di San Costanzo, mentre la ciambella andrebbe a simboleggiare la corona ricca di gemme preziose, sfilata al momento della decapitazione. Secondo altri, la ciambella riprodurrebbe la forma della ghirlanda floreale posta sul collo del Santo dopo la morte, mentre i cinque tagli sulla superficie del dolce corrisponderebbero alle cinque porte di accesso ai rioni del centro storico di Perugia. Per altri invece la forma a ciambella è dovuta ad un fatto pratico, quello di poter infilare il torcolo in un bastone e trasportarlo con facilità a mercati e fiere. 

Questo dolce povero, preparato con ingredienti semplici e facilmente reperibili, dall’impasto di pasta di pane profumato di anice e arricchito di uvetta, canditi, pinoli e pochi altri ingredienti, è perfetto per ogni occasione: inzuppato in una tazza di latte per la colazione, come merenda, ma anche a fine pasto servito con un bicchierino di vino dolce liquoroso.

Procedimento 
Ponete la farina a fontana in una ciotola con il lievito sbriciolato e impastate il tutto con acqua tiepida lavo-rando l’impasto fino a quando non avrete ottenuto la consistenza della pasta del pane. Riponete in un luogo caldo e al riparo dalle correnti d’aria fino al raddoppio del suo volume. Rovesciate la pasta su una tavola leggermente infarinata e spianatela con il palmo della mano unendo mano a mano i restanti ingredienti: il cedro candito tagliato a dadini, l’uvetta che avrete fatto reidratare in acqua tiepida per 15 minuti, i pinoli, l'olio, il burro a temperatura ambiente, lo zucchero e due cucchiai di semi d'anice. Lavorate la pasta per una decina di minuti, arrotolandola a formare una ciambella all’interno di una tortiera bene imburrata e lasciate lievitare per almeno due ore al termine delle quali potrete indorare la superficie con il tuorlo d'uovo e procedere con le 5 incisioni della pasta con un coltello a punta o un taglierino. Infornate a 180° in forno già riscaldato per 45/50 minuti.