Un giro della città a bordo della city car per avere una prima idea della storia di Gubbio. Ci si reca tra le rocce del Monte Foce, in mezzo ai ruderi dell’ara sacrale dell’antica Ikuvium, da dove i sacerdoti Atiedii offrivano sacrifici a Giove Grabovio dopo aver osservato con molta attenzione il significato del “volo degli uccelli”. Il tutto raccontato nel documento unico e celeberrimo che sono le Tavole Iguvine.Ai piedi del Monte Foce, incastonato in una smeraldina pianura, i resti del grandioso Teatro romano, conchiglia fossile ancora viva e fruibile. Sarà comunque nella città circondata di mura che sembra di sentire ancora il concerto ininterrotto di mazzolo e scalpello per innalzare, pietra su pietra, l’immenso monumento edilizio che è il Palazzo dei Consoli ed il Palazzo del Podestà uniti da una piazza pensile. Luogo metafisico e pur reale posato sopra a quattro architravi cavi e giganteschi. Particolare interesse sarà riservato ai luoghi di Federico da Montefeltro, Duca d’Urbino, primeggiante nel quattrocento, come uomo d’armi prestigioso e compiuto principe umanista. Nel palazzo eugubino il committente volle, per la sua vita contemplativa, uno “studiolo” rivestito di intarsi lignei, quasi a replica di quello del palazzo di Urbino.