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Il borgo fantasma di Scoppio

Il paese ha origini antiche, forse ben più antiche di quelle della chiesa romanica di San Michele Arcangelo, ben visibile già da lontano, edificata attorno al XI-XII secolo e decorata con affreschi del pittore spoletino Piermatteo Piergili, risalenti al 1576, tra cui una Madonna con Bambino e due angeli.

Il nome deriva dal latino scopulus (trad: scoglio), per via della sua posizione di dominio. aggrappato sopra uno sperone roccioso che, con un salto di oltre 200 metri, precipita verso la vallata sottostante.

Intorno all'anno 1000 entrò nelle Terre Arnolfe e ne seguì le sorti. Ancora nel 1750 vi dimoravano 25 famiglie, ma il paese venne abbandonato intorno al 1950 in seguito ai danni causati da una serie di terremoti anche tragici. Il centro conserva ancora una parte del castello originale, con la suggestiva posizione di isolamento su uno sperone di roccia che domina il fosso della Matassa.

Questo luogo ricco di magia ha affascinato addirittura gli U2 che hanno inserito immagini del paese in alcuni videoclip musicali e il regista Wim Wenders che vi ha girato un pezzo del docufilm dedicato a Papa Francesco (Papa francesco – Un uomo di parola, presentato nel 2018 al Festival di Cannes).

 

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