Un castello che nei secoli si assoggetta e si ribella a Spoleto
Montefranco è un piccolo borgo di probabile origine longobarda, nato come baluardo difensivo contro i saraceni, denominato inizialmente Castel Bufone.
È situato in posizione collinare – circa 400 metri slm – quindi non molto elevata, ma con un’ampia, strategica visuale su Ferentillo, Arrone, Castel di Lago e Collestatte.
Il nome attuale risale al XIII secolo e si lega a un episodio documentato nelle fonti storiche: nel 1228, alcuni coloni di Arrone si rifugiarono sul colle Bufone per sottrarsi alla servitù imposta dal loro castello d’origine.
Spoleto, per avere garanzia della loro fedeltà, concesse il raddoppio dei privilegi di franchigia e da ciò il nome: Monte Franco. Fonti diverse lo fanno invece derivare dalla franchigia e libertà rispetto alla servitù verso gli Arronesi.
Per diversi secoli la storia del borgo seguì quella spoletina, alternando vicende di alleanze e ribellioni. Si alleò contro Spoleto aderendo alla rivolta della “federazione dei dodici castelli”, sedata da Spoleto nel 1372. Agli inizi del ‘500 si ribellò ancora, alleandosi di nuovo con altri castelli della Valnerina, guidati dall’Abbazia di San Pietro in Valle. Paolo V nel 1522 lo rese autonomo dal Ducato, ma circa cento anni dopo Urbano VIII, Maffeo Barberini – in precedenza arcivescovo di Spoleto – lo reintegrò sotto il controllo spoletino.
Montefranco continuò a vivere in un altalenante rapporto con il capoluogo: nel secolo successivo furono ancora le truppe di Spoleto a intervenire, dietro compenso, per liberarlo dall’occupazione francese. Solo nel 1860, con l’annessione al Regno d'Italia, ottenne definitivamente l’autonomia amministrativa, entrando dapprima nella provincia umbra di Perugia e, dal 1927, in quella di Terni.
Arte e spiritualità all’interno e nei pressi del borgo
Il piccolo borgo di Montefranco è ben conservato.
Della struttura del castello di Bufone, tipica dei castelli di poggio, restano le mura esterne e due porte: la porta Franca orientata a sud verso Arrone, da cui transitavano i beni esenti da tasse; la porta Spoletina, nella direzione opposta, di collegamento verso il capoluogo. Nelle vicinanze una lapide ricorda che nel borgo soggiornò San Bernardino da Siena.
Passeggiando all’interno del borgo, per vie dai nomi curiosi si va da una porta all’altra, incontrando edifici di interesse artistico.
La chiesa di Santa Maria Assunta conserva una grande fonte battesimale riccamente scolpita. Di origine medievale, venne ampliata a tre navate al tempo di papa Eugenio IV (XV secolo).
Allontanandosi dalla parte antica del borgo su via Anita Garibaldi si raggiunge la chiesa della Madonna del Carmine, con affreschi del XVII secolo di scuola umbra e un’Ascensione cinquecentesca.
Fuori dal borgo, sulla strada che porta ad Arrone, edifici di interesse sono anche l’ex Convento, la chiesa e l’oratorio di San Bernardino. Attualmente sono sede di una casa per ferie privata.
Dal borgo al monte Moro, con panorami mozzafiato sulla Valle del Nera
Montefranco era posizionato già nel periodo preromano e romano su un'antica via trasversale di collegamento tra la valle di Spoleto e la piana di Rieti. L’arroccamento sul colle Bufone permetteva il controllo di tutta la strada a fondovalle, per un lungo tratto della Valle del Nera, con vista sui borghi di Arrone e Casteldilago, fino a Ferentillo a nord est.
Un efficace presidio, quindi, delle vie di comunicazione dal Nera al Tevere fin dall’antichità.
Ne sono testimonianza i ritrovamenti del sito archeologico del monte Moro, un antico santuario di altura. Si raggiunge partendo dal borgo, in salita verso le pendici del monte, a circa 700 metri. Vi si trovano i resti di un santuario romano e di due cisterne.
Il sito è anche un ottimo punto di osservazione da cui si gode la vista della valle del Fosso Lavatore sul versante settentrionale verso la Flaminia.
Il territorio comunale è all'interno dell'area del Parco Fluviale del Nera, e offre varie possibilità tra natura e avventura per praticare canottaggio, rafting, torrentismo, arrampicata sportiva ed escursioni speleologiche.