Cannara

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L'antico municipio romano di Urvinum Hortense

Situata nel cuore dell'Umbria, Cannara sorge alla sinistra del fiume Topino, al centro della pianura della Valle Umbra, di fronte ad Assisi e Spello. Secondo la tradizione, il nome deriverebbe dalla presenza di abbondanti canneti che anticamente crescevano lungo la zona paludosa del Topino.

 

LA SUA STORIA

Sorge in età romana forse in seguito all'attività di bonifica operata dagli abitanti del municipio romano di Urvinum Hortense. Dopo la caduta dell'Impero Romano e l'invasione dei Longobardi, fu a lungo contesa da Assisi e Perugia. Nel 1352 entrò a far parte del Ducato di Spoleto e nel 1424 Braccio da Montone la concesse alla famiglia Baglioni di Perugia che la governò fino al 1648, quando il territorio entrò a far parte dei domini della Chiesa fino alla nascita del Regno d'Italia (1860).

 

UN VIAGGIO TRA LE SUE BELLEZZE ARTISTICHE E CULTURALI

Nel centro storico della città, cinto da mura medievali, meritano una visita il palazzo Comunale e la torre Civica del XV secolo. Molto interessanti la chiesa di San Biagio, esempio di tardo romanico umbro, che conserva l'antica facciata del XIII secolo e un portale in pietra di Assisi, la chiesa di San Matteo (XVIII), con all'interno un trittico dell'Alunno e la statua lignea dell'Addolorata e la ex chiesa di San Sebastiano, sede dell'auditorium comunale.

Di notevole interesse religioso i tre siti che ripercorrono la vita di san Francesco, a cominciare dalla chiesa di San Francesco, che tiene vivo il ricordo dell'Istituzione del Terzo Ordine e dal palazzo Majolica-Landrini, al cui interno è visitabile il Sacro Tugurio, in cui Francesco dimorava durante le sue visite a Cannara.
Nell'ex convento delle salesiane, in via del Convitto, è ospitato il Museo della Città di Cannara che espone materiali archeologici rinvenuti nel corso degli scavi di Hurvinum Hortense, tra cui è degno di nota il mosaico di 65 metri quadrati appartenente alle terme datato tra la fine del I secolo e gli inizi del II secolo d.C. Rappresenta scene nilotiche con animali esotici, con una folta vegetazione come fondale di ambientazione delle diverse scene figurate. Il quadro centrale rappresenta pigmei intenti a pescare con intorno animali marini. Il Museo conserva inoltre numerosi affreschi staccati, tele e sculture di diversi artisti locali come Dono Doni e Marcantonio Grecchi.

Il terzo sito legato alla figura di San Francesco si trova a circa 3 km dal centro storico, sulla strada per Bevagna. Si tratta della famosa edicola di Piandarca costruita nel 1926, in occasione del VII centenario della morte di san Francesco, per ricordare il luogo della "predica agli uccelli", che secondo la tradizione si svolse in aperta campagna, a circa 1 km dall'edicola.

 

COSA VEDERE E COSA FARE NEI DINTORNI

Nei dintorni da non perdere la chiesa di San Donato, costruita nel 1667 per preservare una miracolosa immagine della "Madonna col Figlio tra i Santi Francesco e Donato”, affrescata in un’edicola campestre, e la chiesa di San Giovanni Decollato, con resti di affreschi del ‘500.

Merita una visita il pittoresco borgo di Collemancio, frazione di Cannara, le cui solide mura a strapiombo e il robusto cassero a protezione della principale porta d’accesso, dove è scolpito lo stemma del borgo (una torre sormontata da un cassero e merli guelfi), rievocano un fascino antico ancora vividamente presente. In questa località si possono ammirare i resti dell'antico municipio romano di Urvinum Hortense sorto nel I secolo a.C., dove gli scavi archeologici hanno riportato alla luce molti reperti esposti in modo permanente nell'Antiquarium e nel Museo della Città di Cannara.

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