Nella medievale città di todi molte solo le chiese romaniche ma nella bellissima  Piazza del Popolo ti accoglie lo spettacolo del complesso dei palazzi pubblici e della Cattedrale di Santa Maria Assunta. La facciata romanica è anticipata da un'imponente scalinata al cui termine si erge l'edificio, eretto sulla sommità del colle in segno di potere; tuttavia la preminenza fu abilmente conquistata dalla francescana Chiesa di San Fortunato. Da non perdere la Chiesa di San Carlo, prima intitolata a Sant'Ilario, raro esempio di romanico lombardo, sormontata dal bel campanile a vela.

Lasciando la città si potrà osservare nel profilo della città i campanili delle due chiese che svettano nel suo profilo. L'altezza e la possenza delle torri era un "metro medievale" per determinare l'importanza dei poteri.

Procedendo verso nord si incontrano centri minori come Gualdo Cattaneo, arroccato sulle colline tra la valle tiberina e la valle umbra, per visitare la cripta romanica nella Pieve di S. Antonio e Antonino. Poco oltre, andando a valle, si giunge a Bevagna: qui meritano una sosta le bellissime chiese di San Silvestro e di San Michele Arcangelo, poste l'una di fronte all'altra in Piazza Silvestri. Contrapposte anche nello stile, uno semplicissimo dalla facciata bicroma, l'altro impreziosito da mosaici cosmateschi, sculture altomedievali ed elementi di reimpiego del periodo romano.  A ridosso delle mura, oltre all abella passeggiata, c'è un comodo parcheggio.

Il viaggio riprende  verso Assisi, cuore della spiritualità umbra, la cui Basilica, dedicata a San Francesco, fu prototipo delle chiese francescane successive. Da non dimenticare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, prima cattedrale della città, e il Vescovado, che Giotto disegnò negli affreschi della Basilica ed anche in Santa Croce a Firenze. Dalla cripta si può accedere ai resti romani della cosiddetta Casa di Properzio, con mosaici pavimentali e pareti affrescate.

Dopo un breve percorso tra vicoli verso la parte alta della città, si raggiunge laa Cattedrale di San Rufino;  la splendida facciata riccamente scolpita dai lapicidi umbri del secolo XII è un trionfo dell'ideale di armonia classica. Al suo interno si conserva il fonte battesimale, dove furono battezzati San Francesco e Santa Chiara. E da qui comincia un'altra storia.