Abbazia di San Salvatore di Montecorona
Legata alla storia dell'ordine dei Camaldolesi, fu probabilmente fondata da san Romualdo nel 1008-1009, e nel 1050 vi operò, in funzione di riformatore, san Pier Damiani.
Divenne nel tempo sede di attività economiche e di una vasta tenuta, conservatasi intatta e tuttora tra le maggiori aziende agricole della regione.
La chiesa superiore, di origine romanica- fu consacrata nel 1105 poi modificata nel XVI e XVII secolo.
L'interno presenta tre navate di cui quella centrale ha affreschi di scuola umbra del Trecento.
Nel presbiterio rialzato e con abside gotica è un ciborio dell'VIII secolo ornato da rilievi e un coro del XVI sec.
Di notevole interesse anche il campanile poligonale, forse derivato nel XIV secolo da una preesistente torre di avvistamento.
Sotto la chiesa è la cripta di Santa Maria delle Grazie, databile forse all'XI secolo.
Divisa in cinque navate con tre absidi, ha volte a crociera sostenute da colonne romane e medievali che lasciano presumere la preesistenza di un luogo di culto pagano o paleocristiano.
Una strada mattonata, collega l'Abbazia con l'Eremo di Montecorona che si trova sulla cima del monte.