Giunto alla sua dodicesima edizione, dal 15 al 24 settembre, il Terni Festival torna a proporre alcune delle più interessanti realtà artistiche contemporanee.

Il Festival, nato come laboratorio di sperimentazione e di sviluppo di nuovi linguaggi, è diventato un palcoscenico capace di dare visibilità ad artisti nazionali e internazionali, uno spazio in cui cercare di superare le divisioni tra performance art, teatro, danza e musica.

Il 15 e 16 settembre il festival si affaccia in anteprima con due serate dedicate alla trilogia di Liv Ferracchiati, per poi entrare nel vivo dal 20 al 24 settembre focalizzandosi sui rapporti di prossimità, sul concetto di ‘bene comune’ e dell’abitare insieme uno spazio concepito come ‘pubblico e del pubblico’, seguendo il filo rosso tracciato dalla domanda "possiamo immaginare un senso di appartenenza ai luoghi, che vada oltre la proprietà?".

Gli artisti condivideranno con il pubblico percorsi di visione e partecipazione: danze e incursioni in miraggi esotici come Bermudas di Michele di Stefano, camminate all’alba e al tramonto come nuovi rituali con Friso Wiersum e momenti quotidiani legati al cibo, trasformati in tappe non ordinarie anche grazie a Rares Craiut e il suo cooking show dedicato al ripensamento della cucina tradizionale.

Con il claim "Come Close", il messaggio che il festival 2017 vuole promuovere è una chiamata a partecipare e unire le immaginazioni di tutti, per riscattare l’idea del declino e dell’impossibilità di produrre cambiamenti nella realtà che ci circonda, un’energia che può nascere solo da una moltitudine, da una comunità.

Queste sono solo alcune delle performance e degli artisti del Terni Festival, in cui spettacolo, ricerca e azione saranno nuovamente protagonisti.

Per maggiori informazioni:

www.ternifestival.it