Il Museo della Chirurgia preciana è stato aperto nel maggio 2009 grazie alla collaborazione del Comune di
Preci con l'Università di Perugia e con l'Università La Sapienza di Roma. Ospita un'esibizione che inizia con il ritratto di illustri dottori, di famosi pazienti e con alcune stampe di illustrazioni anatomiche. Per supportare la mostra vi sono teche contenenti utensili e strumenti utilizzati dai chirurghi preciani.
Tale raccolta documenta la grandezza della scuola preciana, che fu molto apprezzata in tutto il continente europeo fino al XVII secolo. La sua nascita si deve ai monaci benedettini dell’
Abbazia di Sant’Eutizio, dove si trova un altro museo dedicato all’antica arte chirurgica, anch’esso ricco di strumenti medici e documentazioni iconografiche. Partendo dalla conoscenza e dall’uso delle piante officinali a scopi terapeutici, i religiosi affinarono nel tempo anche diverse tecniche operatorie. Quando dovettero rinunciare alla pratica medica secondo quanto stabilito dal Concilio Lateranense del 1215, i monaci cominciarono a istruire alcune famiglie di Preci, che appresero facilmente l’arte chirurgica, in quanto esperte conoscitrici dell’anatomia di ovini e suini. I medici preciani divennero noti e ambiti in particolare per la cura dell’ernia inguinale e delle patologie dell’occhio e urologiche, come la rimozione della cataratta o l’estrazione dei calcoli, anche grazie all’utilizzo di nuovi strumenti da loro stessi inventati.
La chiesa e il museo al momento non sono visitabili