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Luoghi della cultura

Sposarsi in Umbria

Sposarsi in Umbria tra antichi borghi, castelli incantati e immersi nella bellezza della natura.

Il nostro paese, grazie alle sue bellezze storico-artistiche e naturalistiche, è una delle mete ideali per organizzare la cerimonia e i festeggiamenti per le proprie nozze.

 

L'Umbria è senza dubbio una delle regioni più interessanti d'Italia: una terra dalle antiche tradizioni, dagli splendidi scenari paesaggistici e ricchissima di borghi antichi con mura, torri, stradine e suggestive chiese.

 

Tanti gli spunti per celebrare le proprie nozze.

Se sei alla ricerca di una cerimonia romantica la nostra regione è il posto ideale: tante le location di lusso, ville di charme, antichi castelli, residenze di campagna e - perché no - un matrimonio in stile medievale con antichi costumi, balli e piatti della tradizione locale.

Perugia, Spello, Spoleto, Orvieto, Gubbio, Assisi, Bevagna, Montefalco sono solo alcune delle città dove è possibile trovare chiese incantevoli e scorci indimenticabili, oppure perché non scegliere Terni, città per antonomasia degli innamorati. Molte infatti le coppie che scelgono come giorno delle proprie nozze il 14 Febbraio, giorno di San Valentino, patrono del capoluogo umbro e protettore dei fidanzati.

Se sei amante della natura che si esprime nella sua forza, le Cascate delle Marmore, tra le più alte d'Europa, sono il luogo ideale: la suggestione delle acque scroscianti si unisce al verde dell'ambiente circostante regalandoti un indimenticabile scenario per il tuo SI!

Per una dimensione di serenità il Lago Trasimeno è assolutamente l'ideale, perché lo specchio d'acqua, circondato da amene colline, offre rassicuranti orizzonti romantici per cerimonie eleganti. Le splendide isole, la Maggiore e la Polvese, impreziosiscono il lago e potrebbero essere per voi il luogo ideale per un matrimonio esclusivo. Imbarca tutti i tuoi ospiti in un battello e goditi insieme a loro i bellissimi scenari immortalati dal Perugino.

Per un matrimonio insolito ti consigliamo il più piccolo teatro del mondo che si trova a Monte Castello di Vibio, con i sui ben 99 posti oppure le Fonti del Clitunno, cantate da vari poeti affascinati dalla dolcezza delle acque, dai salici piangenti e dalla suggestiva presenza dell'antico Tempio Paleocristiano.

Impossibile non citare antiche abbazie e santuari, come San Salvatore di Montecorona, San Pietro in Valle, Sant'Eutizio, luoghi di grande suggestione per chi è sensibile al richiamo della spiritualità...e questi non sono che alcuni dei tanti luoghi che l'Umbria offre per una cerimonia indimenticabile.

 

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Tappa 1
Perugia

Capoluogo dell’Umbria e città d’arte tra le più dinamiche d’Italia, Perugia accoglie i suoi visitatori in un’atmosfera senza tempo, offrendo in ogni angolo la candida bellezza del suo prestigioso passato e la vitalità del suo fervido presente, connubio di modernità e tradizione. Importante centro etrusco, prosperoso Municipio romano, famosa città medievale, Perugia conserva gelosamente i resti delle antiche civiltà all’interno di un contesto culturale e sociale d’eccezione, dove tradizione enogastronomica e artigianale convivono con l’avanguardia di realizzazioni artistiche contemporanee e l’energia dei grandi eventi. Musei, laboratori di artigianato artistico, il gusto della cucina tipica più autentica, scorci incantevoli e viste mozzafiato sulla valle umbra. Perugia dispone di un immenso patrimonio artistico e culturale. Porte di accesso al centro storico, musei, chiese, monumenti, palazzi, torri, installazioni moderne e contemporanee: in ogni angolo e piazza della città si possono ammirare monumenti che testimoniano secoli di storia, arte e cultura. Tra saliscendi, strade, passaggi sotterranei, vicoli e scalinate, attraversare i suoi cinque rioni è un’esperienza unica, che ci sorprende già con la peculiarità della sua cinta muraria etrusco-romana e di quella medievale.

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Tappa 2
Spello

Agli Umbri, che secondo molti studiosi fondarono Spello, subentrarono i Romani: elevata a municipio nel 90 a.C. fu rifondata con il titolo di Colonia Julia Hispellum all'inizio del regno di Augusto; a questa fase risale la definitiva strutturazione dell'impianto urbano. Dopo la caduta dell'Impero Romano fu distrutta dai Goti di Totila ed entrò a far parte del Ducato Longobardo di Spoleto. Nel XII secolo divenne Comune indipendente. Verso la fine del XIV secolo fu sotto i Baglioni di Perugia dove restò fino al 1583, quando, dopo un'epoca di intensa attività artistica in cui la città si arricchì di capolavori rinascimentali del Pinturicchio, Perugino e dell'Alunno, entrò a far parte dello Stato Pontificio sotto il cui dominio, salvo la parentesi napoleonica, rimase fino al 1860. Spello unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria, lungo il cui tracciato si aprivano le porte ancora ben conservate, i resti del teatro, dell'anfiteatro e delle terme. L'abitato è ancora circondato da mura, erette nel 1360 inglobando parte della cinta romana e tre splendide porte: porta Consolare (I secolo a.C.), la porta Urbica (o porta San Ventura) e la porta Venere di età augustea, costruita a foggia di arco trionfale, con ai lati le due torri cosiddette di Properzio a pianta dodecagonale.

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Tappa 3
Spoleto

Spoleto è tra le più affascinanti città d'arte dell'Umbria. Più di 2000 anni di arte e cultura ed eventi internazionali la rendono un luogo di bellezze uniche. Si estende sul colle Sant'Elia, ai piedi del bosco sacro di Monteluco. Straordinariamente ricca d'arte di ogni epoca e protagonista di eventi prestigiosi, come il Festival dei Due Mondi. Spoleto è tra le città simbolo della cultura internazionale. Importante centro fortificato degli Umbri, fu colonia romana e poi municipio (90 a.C.). Dopo la caduta dell'Impero Romano fu presidiata prima da Teodorico, re dei Visigoti, e poi dal bizantino Belisario. Espugnata da Totila fu riedificata dal bizantino Narsete. Nel periodo altomedievale fu capitale del Ducato longobardo. Nel 1155 fu conquistata e distrutta da Federico Barbarossa e, dopo una serie di lotte tra guelfi e ghibellini, fu riconquistata dal Cardinale Albornoz che la assicurò alla Chiesa e ne fece un importante centro dello Stato Pontificio. Il governo del Papato, salvo la parentesi napoleonica, durò fino a quando Spoleto si unì al nuovo Stato Italiano.

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Orvieto

Le origini di Orvieto risalgono alla civiltà etrusca: i primi insediamenti del IX secolo a.C. si localizzarono all'interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la città. La città dispone di un patrimonio artistico e culturale tra i più ricchi dell'Umbria. Il Duomo è tra le più maestose realizzazioni dell'architettura italiana. La sua imponente facciata gotica, con mosaici e bassorilievi, domina l'intero borgo. Pur restando ignoto l'autore del progetto originale si sa per certo che dal 1310 la direzione dei lavori passò a Lorenzo Maitani, che con il suo intervento caratterizzerà la struttura in maniera decisiva. All'interno, tra le molte opere custodite, uno dei capolavori della pittura italiana, il ciclo di affreschi raffigurante temi legati al Giudizio Universale dipinto dal pittore Luca Signorelli, succeduto al Beato Angelico, tra il 1499 e il 1504. Tra gli edifici religiosi più antichi: la chiesa di San Giovenale, costruita nel 1004 e ampliata nel XIV secolo, presenta affreschi di scuola orvietana, la chiesa di San Giovanni, costruita nel 916 sopra il teatro di Costantino con facciata del ‘500, la chiesa di Sant'Andrea, del VI secolo ma completata nel Trecento, la chiesa di San Lorenzo de' Arari, la chiesa di San Francesco (XIII secolo) e la chiesa di San Domenico (XIII secolo), che conserva il famoso monumento funebre al Cardinal de Braye di Arnolfo di Cambio. Orvieto è la capitale delle Città Slow. La città e il territorio sono caratterizzati da una viva tradizione enogastronomica: il prestigioso vino di Orvieto può essere degustato lungo la strada dei vini Etrusco-Romana che comprende tutta la provincia di Terni (i centri di riferimento sono l'Enoteca Regionale ed il Palazzo del Gusto).

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Tappa 5
Gubbio

Antica città le cui origini risalgono al culmine della civiltà umbra, come testimoniano le Tavole Eugubine. I Romani la designarono con il nome di Iguvium e poi EugubiumGubbio è tra le più antiche città dell'Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta il capolavoro della civiltà medievale e della società due-trecentesca, articolata nelle corporazioni di arti e mestieri. Gubbio ospita capolavori architettonici che simboleggiano e richiamano la potenza di questa città-stato medievale.

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Tappa 6
Assisi

La città di San Francesco ha una storia millenaria con importanti testimonianze romane, medievali e rinascimentali. Il cantiere di Giotto ha segnato l'arte di tutto il centro Italia. Situata nella parte centro-orientale dell'Umbria, Assisi è adagiata sulle pendici del Monte Subasio e domina la pianura solcata dai fiumi Topino e Chiascio, affluenti del Tevere. La città, che ha dato i natali a san Francesco e santa Chiara, si è imposta all'attenzione mondiale come centro universale del messaggio francescano di pace e fratellanza. Costruita con la tipica "pietra rosata" del Subasio, Assisi vive e fa vivere a tutti i visitatori l'atmosfera di profonda spiritualità dei luoghi che la storia e la fede dei suoi Santi rendono unici nel mondo. Agli Umbri, che fondarono Assisi, subentrarono gli Etruschi. Nel I secolo a. C. la città divenne un importante municipio romano. Assisi, con il suo centro storico, la basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, unitamente alla quasi totalità del territorio comunale, sono stati dichiarati nel 2000 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco. Tra i numerosi monumenti che rendono Assisi una delle mete turistiche artisticamente più ricche, spiccano la basilica di San Francesco, con la tomba del Santo e i capolavori di alcuni tra i maggiori artisti di tutti i tempi quali Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini, la basilica di Santa Chiara e la romanica cattedrale di San Rufino. Dal punto di vista naturalistico merita una visita l'area del Parco Regionale del Monte Subasio, istituito per proteggere un ambiente di grande valore ambientale e permeato da un'atmosfera mistica.

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Tappa 7
Bevagna

Le prime notizie storiche di Bevagna coincidono con la conquista romana dell'Umbria, quando i Romani occuparono la zona e costruirono la Via Flaminia occidentale (220 a.C.) e le strade di collegamento. In epoca romana, come confermano anche recenti ritrovamenti, fu anche porto fluviale collegato direttamente con Roma attraverso il Tevere, nel quale si riversa, il sistema Clitunno-Topino. Il porto era adiacente alla Via Flaminia e costituiva un polo intermodale di scambio tra i vari sistemi di trasporto. Situata nel cuore dell'Umbria, Bevagna è collocata nella piana di Foligno, ai piedi del gruppo collinare dove sorge Montefalco, presso l'ansa del fiume Timia. La città è circondata da una fertile pianura ricca di acque e coltivata a grano, viti ed olivi. Per il notevole patrimonio ambientale, culturale e artistico fa parte del club de "I Borghi più Belli d'Italia". Piazze e vicoli, chiese e palazzi, porte, mura e campanili... I segni del tempo incisi sulle pietre raccontano dell’antica Mevania, “colei che sta nel mezzo”. Fiorente centro commerciale in epoca romana, attraversata dalla antica via Flaminia e sede di un importante porto fluviale, alla confluenza tra Clitunno e Timia, fu cantata da Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, Virgilio, Giovenale e tanti altri fino ai viaggiatori del Grand Tour e al Carducci. Vero e proprio museo a cielo aperto, set cinematografico naturale, famosa per la genuinità dei suoi prodotti, per i suoi eventi culturali, Bevagna è nota oltre i confini nazionali per essere la città delle Gaite, una delle più belle rievocazioni storiche d’Italia.

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Tappa 8
Montefalco

Situato nell'area centro-orientale dell'Umbria, Montefalco sorge sul vertice di un colle ricoperto di olivi e viti che si erge al centro delle valli del Clitunno, del Topino e del Tevere. Per la sua splendida posizione panoramica è definita la "Ringhiera dell'Umbria". Nel 1452 Benozzo Gozzoli la ritrasse nell'affresco dedicato alla Predica agli Uccelli. Per il notevole patrimonio ambientale, culturale e artistico fa parte del club de "I Borghi più Belli d'Italia". Comune importante già al tempo dei Romani per la sua posizione dominante sulla vallata fra Spoleto e Perugia, dall'XI secolo vide fiorire la civiltà comunale e poi quella rinascimentale. Le lunghe lotte con i Comuni vicini tra il XIII e XIV secolo la videro spesso schierarsi con il Papato contro la ghibellina Foligno dei Trinci. Montefalco racchiude un ricco patrimonio d'arte che ne fa un punto di riferimento essenziale per la conoscenza della pittura umbra, a cominciare dalla chiesa di San Francesco, oggi Museo, costruita dai frati minori conventuali tra il 1335 ed il 1338. Il museo si articola in tre spazi espositivi: l'ex chiesa, nota in tutto il mondo per il ciclo di affreschi realizzati dal 1450 al 1452 da Benozzo Gozzoli raffigurante le Storie della vita di San Francesco, dove si conservano una Natività del Perugino (inizio XVI secolo), e affreschi di scuola umbra, la Pinacoteca, con opere di Francesco Melanzio, Antoniazzo Romano e dipinti di scuola umbra dal ‘300 al ‘700, e la cripta, con reperti archeologici, altre sculture e frammenti di varie epoche. Compatta la cerchia delle sue mura, la cinta Duecentesca, restaurata nel XIV secolo con interventi di Lorenzo Maitani e ancora oggi ben conservata. Il tessuto medievale del borgo è dominato dalla mole della chiesa di Sant'Agostino, costruita insieme al convento nella seconda metà del XIII secolo sopra un piccolo edificio intitolato a San Giovanni Battista con all'interno affreschi della scuola di Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Caporali.

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Tappa 9
Terni

Patria di San Valentino, il Santo protettore degli innamorati, Terni è detta anche la Manchester italiana.

Deve questo soprannome alla sua vocazione industriale, soprattutto nel settore siderurgico, grazie allo sfruttamento delle acque della zona, della Cascata delle Marmore in particolare. Qui macchinari e siti dismessi hanno trovato nuova vita grazie ad alcuni progetti di archeologia industriale: dalla Grande Pressa al Museo delle Armi, dalla Centrale di Galleto al CAOS - Centro per le Arti Opificio Siri, spazio dedicato alla cultura nato dalla riconversione dell'ex fabbrica chimica SIRI che raccoglie esposizioni temporanee nazionali e internazionali, laboratori creativi e il Museo d’arte Moderna e Contemporanea A. De Felice.

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Tappa 10
Cascate delle Marmore

La poderosa forza della Cascata delle Marmore è senza dubbio uno degli spettacoli più suggestivi da ammirare in Umbria. Costruita dai romani nel 271 a.C. per bonificare un'area paludosa nelle vicinanze del Fiume Nera, è oggi un magnifico salto di 165 metri all’interno di un rigoglioso parco naturale.

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Tappa 11
Lago Trasimeno

Nella parte settentrionale dell'Umbria, a confine con la Toscana, il lago Trasimeno è un vero e proprio paradiso naturale. Quarto lago d'Italia per dimensioni, deve il suo nome ad un'antica leggenda in cui si narra del principe Trasimeno e del suo amore per la ninfa Agilla. Paragonato da Lord Byron ad "un velo d'argento",  nel corso dei secoli il lago ha ammaliato con il suo fascino innumerevoli poeti, pittori e viaggiatori. Parco Regionale dal 1995 è caratterizzato da una zona umida, ove, tra rigogliosi canneti, si affollano anatre selvatiche, cormorani, il nibbio, il martin pescatore. Il lago infatti rappresenta da sempre per l'avifauna acquatica un'importante area di svernamento, sosta e riproduzione e per le specie ittiche un habitat perfetto per riprodursi. Per approfondire la storia della fauna ittica e dell'avifauna del Trasimeno e per conoscere i segreti dei pescatori e gli strumenti da loro utilizzati ti consigliamo di visitare il Museo della Pesca di San Feliciano nel comune di Magione; se vuoi conoscere le imbarcazioni usate dai pescatori a partire dal medioevo ti consigliamo di visitare il museo delle Barche, ospitato nella rocca di Passignano.

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Tappa 12
Maggiore
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Tappa 13
Polvese
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Tappa 14
Monte Castello di Vibio

Il nome del paese deriva dalla "gens Vibia", nobile famiglia romana, che qui ebbe numerosi possedimenti. La sua struttura urbanistica è quella del tipico castello medievale, costruito su una posizione di dominio sulla valle del Tevere. Questa sua posizione strategica costituì un forte motivo per le ambizioni territoriali della vicina e potente città di Todi, che controllò a lungo il borgo, che in seguito alle ripetute ribellioni fu costretto a subire l'abbattimento delle mura. Nel cuore del paese si trova un gioiello unico, il teatro della Concordia, dalla struttura particolare: è il teatro più piccolo del mondo, con 99 posti suddivisi tra i palchi e la platea. Inaugurato nel 1808, fu progettato in pieno clima post rivoluzione francese e intitolato a quella "concordia tra i popoli" che si andava ricreando in Europa agli inizi dell'ottocento: fu realizzato su iniziativa di alcune famiglie illustri del paese per costruire a Monte Castello un luogo di divertimenti e riunioni. Nel centro storico, che riproduce fedelmente la struttura urbanistica di un borgo fortificato medievale, da vedere la chiesa di Sant'Illuminata o del Santissimo Crocifisso (origini del XV secolo), dove si venera un crocifisso ligneo del '400, la torre di porta di Maggio, torre merlata posta a sentinella sulla vallata verso Todi, da cui un tempo Monte Castello si difendeva per le continue incursioni della vicina città tuderte, la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del XIX secolo e la cappella della Madonna delle Carceri del XVI secolo.

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Tappa 15
Fonti del Clitunno

La sorgente del fiume Clitunno crea un laghetto dalle acque limpidissime con riflessi smeraldo. Un giardino d'acqua fonte di ispirazione di poeti: Properzio, Plinio, Virgilio, Byron e Carducci. Sono formate da sorgenti sotterranee che fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso numerose polle, individuabili, a tratti, nel fondo del laghetto. Lo specchio d’acqua, dai colori intensi e cangianti, è ricco di numerose specie vegetali che creano un aspetto lussureggiante e di rara suggestione; una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi, circonda le rive.

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